disturbo comportamento

Nella categoria dei disturbi del comportamento confluisce una svariata gamma di condotte socialmente disfunzionali, quali aggressività, impulsività, oppositività e iperattività, che possono caratterizzare il comportamento dei bambini in età prescolare e scolare. Disturbo Comportamento.

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Disturbi Trattati

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

Nella categoria dei disturbi del comportamento converge una svariata gamma di condotte socialmente disfunzionali, quali aggressività, impulsività, oppositività e iperattività, che possono caratterizzare il comportamento dei bambini in età prescolare e scolare.

Tali problematiche comportamentali talvolta riguardano episodi isolati o delicate fasi evolutive temporanee; tuttavia, in alcuni casi, esse possono rappresentare il preludio di disturbi psicopatologici successivi.

TRATTAMENTO PSICOLOGICO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

La Terapia Cognitivo Comportamentale si focalizza su come il bambino si relaziona in situazioni che percepisce come frustranti e pericolose, quindi con suoi pensieri e con sue emozioni, in particolare la rabbia, insegnandogli delle tecniche per imparare a gestire tali sensazioni.

Il lavoro terapeutico con il

bambino si svolge attraverso varie fasi:

  • Fase psico-educativa

    Il bambino imparerà a riconoscere i meccanismi che scatenano la rabbia e la relazione che c’è tra situazioni/emozioni/comportamenti.

  • Acquisizione delle abilità

    Il bambino imparerà delle strategie, sia cognitive che comportamentali, che userà per gestire le situazioni che gli causano rabbia. Imparerà ad esprimere in maniera corretta le proprie emozioni e le proprie richieste, a trovare delle soluzioni più funzionali per risolvere le situazioni problematiche.

  • Compiti a casa

    Le abilità apprese in seduta saranno poi messe in pratica anche a casa perché diventino, col tempo e con l’esercizio, delle consuetudini.

Anche per i genitori è prevista una fase psico-educativa in cui potranno capire bene il disturbo e il meccanismo sul quale questo si basa. Con il mio aiuto, impareranno a focalizzare la loro attenzione sui comportamenti positivi dei bambini; in questo modo potranno incentivare la frequenza con cui tali comportamenti si presentano e, allo stesso tempo, limitare il verificarsi di episodi indesiderati (ad esempio attraverso il rinforzo positivo, la token economy, il costo della risposta). L’obiettivo finale sarà quello di aiutare il genitore a riconoscere ed interrompere i circoli viziosi che portano alla cronicizzazione del problema.

DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE IPERATTIVITÁ (ADHD)

L’ADHD è caratterizzato da livelli invalidanti di disattenzione, disorganizzazione e/o iperattività-impulsività che interferisce con lo sviluppo.

Sul piano comportamentale, la disattenzione si evidenzia con divagazione dal compito, mancanza di perseveranza, difficoltà nel mantenimento dell’attenzione e disorganizzazione, non imputabili ad atteggiamenti di sfida o ad una mancata comprensione.

L’iperattività implica un’eccessiva attività motoria, un dimenarsi, la sensazione che il bambino sia “sotto pressione”, tamburellamenti, loquacità; tali comportamenti si manifestano in momenti e situazioni in cui non sono appropriati.

L’impulsività si manifesta con azioni estremamente affrettate e che avvengono all’istante, spesso con elevato rischio per l’individuo. L’impulsività può esprimere un desiderio di immediata ricompensa manifestandosi anche con comportamenti invadenti, come ad esempio interrompere gli altri in modo eccessivo o prendere decisioni importanti senza riflettere sulle possibili conseguenze nel lungo termine.

Le manifestazioni comportamentali devono presentarsi in più di un contesto, ad esempio casa, scuola e lavoro.

Si possono presentare tre sotto-tipi del disturbo:

  • Tipo combinato;

  • Tipo con disattenzione predominante;

  • Tipo con iperattività-impulsività predominanti.

DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO (DOP)

Il disturbo oppositivo-provocatorio è un disturbo del comportamento.

Con il termine di disturbi del comportamento si fa riferimento ad una serie di comportamenti inadeguati che il bambino può assumere in contesti vari (familiare, scolastico o con i coetanei).

Il bambino con il DOP ha difficoltà ad interagire con gli altri, in particolar modo con gli adulti, ma anche con i coetanei. La sua tendenza è quella di sfidare i genitori o gli altri adulti che se ne occupano, spesso istigando e cercando il modo di generare irritazione.

Non ama seguire le regole e rispettare le richieste che gli vengono fatte opponendosi sia verbalmente che con le azioni. Si innervosisce facilmente, è permaloso e si arrabbia di frequente anche per futili motivi per arrivare spesso a litigare. Di fronte al rifiuto e al non accoglimento delle sue richieste, si mostra irritato e capriccioso, sbatte i piedi e piange, si rifiuta di accettare la decisione dell’adulto. Il bambino con DOP è spesso rancoroso e cerca di vendicarsi dei torti che crede di aver subito poiché ha spesso un atteggiamento vittimistico e pessimistico con la tendenza ad incolpare gli altri per i suoi errori ed i suoi comportamenti sbagliati.

In altri casi il bambino arriva a violare, in maniera ripetitiva e persistente, le regole imposte dalla società e i diritti degli altri arrivando a sviluppare un Disturbo della Condotta caratterizzato da:

  • Una tendenza ad essere aggressivo e prepotente;

  • La volontà di intimorire gli altri dando inizio a discussioni e colluttazioni fisiche;

  • Una certa crudeltà e un piacere nell’infliggere sofferenza fisica (anche nei confronti di animali);

  • Il ricorso ad armi o oggetti in grado di arrecare danni fisici ad altri, come coltelli, bastoni, pistole;

  • La messa in atto di aggressioni a scopo di furto, scippi, estorsioni di denaro, rapine a mano armata.